Dopo 24 mesi si è concluso ufficialmente il Progetto Erasmus+ 2020-1-IT02-KA204-07944 InTraDance promosso dalla nostra associazione.
Il progetto ha visto nel corso di questi due anni diverse mobilità nei paesi coinvolti.
I gruppi si sono incontrati per un primo incontro in Romania, spostandosi poi in Portogallo, Turchia e infine in Italia.
Le tre associazioni partner hanno raccontato cosa è stato per loro prendere parte a InTraDance:
“La conoscenza delle tradizioni spesso ci aiuta ad essere cittadini migliori perché ci radica nel nostro territorio e ci spinge ad impegnarci per esso, trasmettendoci un senso di appartenenza e amore per le nostre tradizioni.
In un primo momento, l’apertura delle frontiere e l’ingresso di molti altri paesi nell’UE ha generato un notevole beneficio, perché ci ha permesso di viaggiare ed entrare in contatto direttamente con altre culture, creando una nuova generazione di persone: gli europei!
Allo stesso tempo, però, non abbiamo dedicato risorse e tempo a preservare le nostre peculiarità, dimenticando che il motto dell’UE è: Uniti nella diversità.
In questo contesto vengono poste diverse domande, tra cui:
– Qual è il contenuto dell’identità nazionale?
– Qual è l’identità europea?
– Quali sono le relazioni tra le due identità?
Per cercare di rispondere a queste domande abbiamo deciso di selezionare un elemento delle nostre tradizioni che pensiamo di avere in comune, strutturandolo come se fosse un Passepartout: le danze popolari.
Abbiamo scelto quest’arte anche perché rende più facile attrarre un vasto pubblico a numerosi eventi pubblici e perché attraverso la musica e la danza le persone possono capire più facilmente che le differenze culturali ci uniscono in Europa.
Al termine di questa bellissima esperienza :
a) abbiamo realizzato
– 1 incontro transnazionale preliminare con i 4 coordinatori nazionali;
– 4 incontri di scambio di buone pratiche;
– 4 spettacoli folcloristici presentati in luoghi pubblici;
Un ringraziamento a tutte le associazioni partecipanti e a rivederci al prossimo progetto”