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San Marino è la repubblica più piccola e più antica del mondo

San Marino ha un’estensione territoriale di 61 km2 circa: è, infatti, il terzo Stato più piccolo d’Europa. È anche uno dei meno popolosi Stati membri del Consiglio d’Europa e della Nazioni Unite. Il suo territorio ha la forma di un quadrilatero irregolare ed è prevalentemente collinare ad accezione del Monte Titano (750 m.s.l. mare). La Repubblica di San Marino è in nove località chiamate Castelli: Citta di San Marino, Acquaviva, Borgo Maggiore, Chiesanuova, Domagnano, Faetano, Fiorentino, Montegiardino, Serravalle. La bandiera di San Marino fu adottata il 6 aprile del 1864: composta da due bande orizzontali di uguali dimensioni, quella sopra bianca (simbolo di libertà) e quella sotto azzurra (simbolo del cielo). Al centro è presente lo stemma nazionale.

Dal 2008 il centro storico di San Marino e il Monte Titano sono stati inseriti dall’UNESCO tra i patrimonio dell’umanità in quanto “testimonianza della continuità di una repubblica libera fin dal 13° secolo”.

STORIA

La Repubblica di San Marino è la più antica Repubblica del mondo e rappresenta una testimonianza eccezionale dell’istituzione di una democrazia rappresentativa fondata sull’autonomia civica e l’autogoverno. Un modello di democrazia unico in Europa, per cui l’Unesco l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Il suo territorio, di appena 61 chilometri quadrati, è suddiviso in nove distretti amministrativi detti “Castelli”. La Capitale, San Marino, si trova sulla cima del monte Titano, che svetta con i suoi 750 metri sul livello del mare, distinguendosi come primo testimone dell’Appennino Centrale, col suo profilo a tre punte ben visibile già ad ampie distanze. L’area era abitata fin dalla preistoria, sono stati ritrovati infatti reperti risalenti al neolitico, all’età del bronzo e alla cultura villanoviana.

La leggenda narra che la fondazione di San Marino è avvenuta nel 301 d.C quando un tagliapietre di origine dalmata, Marino, si rifugiò sul Monte Titano per sfuggire alle persecuzioni contro i cristiani da parte dell’imperatore Diocleziano. Qui Marino fondò una comunità a cui lasciò un’eredità ideale: “Relinquo vos liberos ab utroque homine” (“Vi lascio liberi dall’uno e dall’altro uomo” ovvero, dall’imperatore e dal Papa). La proprietaria della zona, una ricca donna di Rimini, donò il territorio del Monte Titano alla piccola comunità che lo chiamò, in memoria del fondatore, Terra di San Marino. Mentre l’autorità dell’Impero si andava attenuando e quando ancora quella del Papa non si era radicata, si affermò qui, come in altre città, la volontà dei cittadini di darsi un’autonoma forma di governo: a partire dall’anno 1000 a San Marino l’autogoverno venne affidato ad un’Assemblea di capi-famiglia (Arengo) che deteneva tutti i poteri. Nel due secoli successivi la crescita della comunità rese però ingestibile questo organo decisionale e vennero create delle assemblee politiche. Nel 1243 si nominarono i primi due Consoli, cioè i Capitani Reggenti che ancora oggi si avvicendano semestralmente al potere. Le prime leggi risalgono al 1263. Lo Stato della Chiesa, ad opera di Papa Nicola IV, riconobbe la Repubblica di San Marino nel 1291. Nel 1351 dopo che il Vescovo di San Leo e del Montefeltro lo ebbe affrancato dai vincoli feudali San Marino divenne un libero comune.

All’inizio del 1400 venne creato il Consiglio Grande e Generale che assorbì progressivamente le prerogative dell’Arengo che non venne più convocato a partire dal 1571. Il territorio rimase limitato al Monte titanio fino al 1463, quando la Repubblica fece parte della coalizione che sconfisse Sigismondo Pandolfo Malatesta. Come ricompensa il Papa Pio II cedette a San Marino quatto città: Domagnano, Fiorentino, Montegiardino e Serravalle. Nello stesso anno venne annessa la città di Faetano e da quell’anno i confini non subirono più modifiche. Due volte la Repubblica di San Marino fu occupata militarmente, ma solo per pochi mesi: nel 1503 da Cesare Borgia che occupò la Repubblica per 10 mesi fino alla morte del padre Papa Alessandro VI; nel 1739 dal Cardinale Alberoni fallito grazie all’intervento delle potenze dell’epoca, ai disordini e alle proteste civili.

L’8 ottobre del 1600 è stata promulgata la prima Costituzione scritta, le “Leges Statutae Sancti Marini” alla base del diritto Sanmmarinese assieme alla legge elettorale degli anni ’30. La nazione fu riconosciuta dalla Francia di Napoleone nel 1797 e da altri paesi europei durante il Congresso di Vienna nel 1815. Napoleone provò simpatia per questo piccolo stato indipendente e gli offrì “lo sbocco al mare” che fu saggiamente rifiutato; ciò permise alla Repubblica di non diventare alleato della Francia nel congresso di Vienna. Durante il Risorgimento San Marino costituì un rifugio per molti personaggi che presero parte alle vicende che condussero all’Unità d’Italia. San Marino ebbe un ruolo fondamentale per Garibaldi: egli trovò rifugio sul Monte Titanio nel 1849, quando, per raggiungere Venezia, si ritrovò circondato da quattro eserciti a Macerata Feltria. Garibaldi oltrepassò i confini di San Marino e presentò personalmente la domanda di asilo; gli fu concessa un cambio della garanzia che San Marino restasse indipendente e al sicuro da scontri armati.

Con l’Unità d’Italia vennero a meno i pericoli d’invasione da parte di stati stranieri: con l’Italia fu stilato nel 1862 un trattato di amicizia che garantisce l’indipendenza della Repubblica, il buon vicinato e favorisce le relazioni commerciali. A partire dalla seconda metà dell’800 vennero promulgate diverse riforme che modernizzarono lo Stato: la creazione del catasto (1858), l’apertura di un nuovo ospedale (1865), l’esclusione della pena di morte (1865), la fondazione della Società Mutuo Soccorso in aiuto della classe operaria (1876) e il potenziamento dell’istruzione (1880).

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale l’Italia mostrò un atteggiamento ostile e sospettoso nei confronti di San Marino, temendo che la Repubblica potesse offrire protezione ai disertori ed esercitò così un sensibile controllo. Alcuni volontari sammarinesi si arruolarono nell’esercito italiano e fu costituito un ospedale da campo sammarinese sul fronte veneto-friulano. Per questi motivi, l’Austria congelò le relazioni diplomatiche e San Marino fu accusato di venire meno alla neutralità. Nel 1922 in un quadro generale di crisi economica, inflazione, disoccupazione e mancanza di una politica economica chiara, il fascismo salì al potere con un programma simile a quello del partito fascista italiano, con gli identici caratteri antidemocratici. Il Partito si caratterizzò per numerosi episodi di violenza nei confronti degli esponenti dell’opposizione di sinistra. Nel 1926 si instaurò il regime, che trasformò lo stato sul modello di quello italiano. Negli anni trenta vennero avviati lavori pubblici e nuove iniziative industriali e commerciali, venne attivato il collegamento ferroviario con Rimini e si avviò il settore turistico. Questa politica economica permise un miglioramento del benessere della popolazione e avviò la trasformazione della società.

Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale venne organizzato un movimento antifascista clandestino. Nel 1943, con il collasso del fascismo in Italia, si tenne una grande manifestazione che riuscì ad ottenere lo scioglimento del Partito Fascista Sammarinese e l’indizione di nuove elezioni. L’ultima occupazione del Paese avvenne nel 1944 ad opera delle truppe tedesche e della Repubblica Sociale Italiana in ritirata e successivamente dagli alleati che la occuparono per tre mesi. La neutralità che ha contraddistinto la Repubblica in numerose occasioni si è protratta anche durante la seconda guerra mondiale, nonostante il governo fascista, in quanto San Marino si mantenne al di fuori del conflitto e si prodigò nel fornire asilo a oltre 100 000 sfollati del circondario durante il passaggio del fronte lungo la Linea Gotica. Nonostante la neutralità, la Repubblica venne bombardata dagli Alleati il 26 giugno 1944. Vennero sganciate oltre 250 bombe che danneggiarono la ferrovia e uccisero 63 persone.

Dopo la caduta del fascismo, il Paese fu retto da un governo rappresentativo di tutte le forze democratiche. Il Governo italiano tollerava a fatica il governo di sinistra in piena guerra fredda e nel 1950 bloccò i confini, fatto che rese difficoltoso il commercio e causò la chiusura di alcune fabbriche locali. Alla fine degli anni ’50 si giunse a una normalizzazione delle relazioni internazionali: vennero pagati i danni di guerra, gli USA donarono l’acquedotto e si stipulò un accordo con l’Italia per la costruzione della superstrada. Nel 1960 venne riconosciuto il diritto di voto alle donne.

Dal 1988 San Marino è membro del Consiglio d’Europa; nel 1992 aderisce all’ONU; nel 2002 firma un accordo con l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Una definizione cara ai Sammarinesi è quella data dal Presidente americano Abramo Lincoln quando gli venne offerta la cittadinanza onoraria. In una lettera del 7 maggio 1861 scrisse ai Capitani Reggenti: “Benché il Vostro dominio sia piccolo nondimeno il Vostro Stato è uno dei più onorati di tutta la storia”.

COSA VEDERE

Porta San Francesco. Antico posto di guardia, costruito nel 1361 e trasformata nel 1451 e rimaneggiata nel 1581, quando fu dotata anche di un’antiporta e l’arco originario fu sopraelevato con la costruzione di una torre merlata con piombatoio. Sul retro ci sono gli stemmi murati di San Marino e della Famiglia Feltresca. Sotto la porta è possibile vedere delle lapidi con gli statuti seicenteschi che diffidavano i forestieri dall’entrare a San Marino con le armi.

Chiesa dei Cappuccini del XVI secolo. Si trova al di fuori della terza cinta muraria ed è costruita secondo uno stile architettonico essenziale ed armonioso. Un’ampia scalinata delimitata da una balaustra conduce al portico formato da cinque archi a tutto sesto, sostenuti da esili pilastri quadrangolari. Sul tetto Si eleva una croce di ferro battuto. Un elemento caratteristico della struttura è la grande croce di pietra a sinistra della scala. Sotto il portico si apre un portale sul quale è incisa la data del 1549, anno in cui fu costruita la cappella originaria. Dal 1928, nel piazzale davanti alla chiesa, è presente un monumento dedicato a San Francesco: una colonna di pietra regge un’edicola alta e slanciata, aperta sui quattro lati, contenente la statua bronzea di San Marino, scolpita da Silverio Monteguti. I sammarinesi vollero costruire la chiesa per ricordare l’episodio di Fabiano da Monte San Savino, che il 4 giugno 1543 tentò senza riuscirvi di occupare la Repubblica partendo da Rimini. Sotto il portico, una lapide ricorda un altro importante evento storico: il 31 luglio 1849 Giuseppe Garibaldi, inseguito dagli Austriaci, si rifugiò a San Marino. Proprio dalla gradinata della chiesa sciolse il suo esercito, lasciando liberi i soldati con la facoltà di proseguire nella fuga e di raggiungere le proprie case.

Chiesa e Convento di San Francesco. Il convento e la chiesa inizialmente avevano sede a Murata ma poi papa Clemente VII concesse lo spostamento perché a Murata c’era il pericolo di incursioni dei Malatesta. Per la costruzione, iniziata nel 1351 e terminata verso il 1400, furono utilizzati i materiali della chiesa e del convento soppresso. Il rosone fu coperto nel seicento e riportato alla luce nell’ultima ristrutturazione. Nel chiostro si trova la tomba del vescovo Marino Madroni, vissuto nel Quattrocento. Nel vicino Museo San Francesco sono conservate tele del Guercino e di Raffaello.

Basilica di San Marino. Nel luogo in cui oggi sorge la basilica nel IV secolo sorgeva una Pieve dedicata a San Marino. Agli inizi dell’Ottocento la Pieve era in condizioni di grave degrado: nel 1807 fu abbattuta e nel 1838 fu inaugurata l’attuale Basilica di San Marino. Oggi ospita sotto l’altare maggiore parte delle reliquie del Santo ritrovate nel 1586. Alcune delle reliquie sono state donate all’isola di Arbe in Croazia, città natale del Santo.

Palazzo Pubblico. L’attuale palazzo fu costruito tra il 1884 e il 1894 e si affaccia su Piazza della Libertà.  Sede dei principali organi istituzioni e amministrativi, è il luogo dove si svolgono le cerimonie ufficiali della Repubblica. Il Palazzo si erge dove una tempo sorgeva la Domus Magna Comunis datato intorno al 1380-1392; vene abbattuto verso la fine dell’Ottocento. Nel 1996 è stato ultimato l’intervento di restauro e ristrutturazione diretto dall’architetto Gae Aulenti.

Prima Torre. Detta Rocca, edificata tra l’XI e il XIII secolo, comprende un castello e una chiesa. Dopo l’ultimo restauro avvenuto nel 1930, la Rocca è stata resa accessibile ai visitatori. Dalla sua costruzione ha subito numerosi interventi di restauro e rinforzo che modificarono la sua struttura, senza mai privarla della suo originaria rozzezza. La Torre ha pianta pentagonale e poggia direttamente sulla roccia del Monte Titano. Il cortile ospita alcuni pezzi di artiglieria, due mortai e due cannoni, donati da re Vittorio Emanuele II, con i quali la Guardia di Rocca spara a salve durante i giorni di festa.

Seconda Torre. Detta Fratta Cesta, edificata tra l’XI e il XIII secolo, comprende un castello con un museo delle armi, delle mura e una piccola chiesa. Sorge sulla vetta più alta del Monte Titano ed il suo nucleo primitivo era utilizzato come torre d’avvistamento già in epoca romana. Agli inizi del Trecento fu dotata di un altro muro e da una serie di fortificazioni che costituiscono una seconda cinta difensiva. Il fortilizio è stato restaurato nel 1924, salvandolo dal degrado e restituendolo con l’aspetto originario. Sede del Museo della Armi Antiche di San Marino dal 1956, dove sono esposte 700 esemplari di armi appartenenti a diverse tipologie ed epoche di realizzazione.

Terza Torre. Detta la Torre del Montale è la più avanzata difesa, isolata sull’estremo picco del Monte. Edificata tra l’XI e il XIII secolo, è la più piccola delle tre torri e dispone di mura e copertura a tegole. È caratterizzata da una forma slanciata e una pianta pentagonale. Fino al XIII secolo era un fortilizio staccato dalle altre due rocche e fu collegato ad essere nel 1320 da una muraglia di cui sono ancora visibili le tracce. Questa Torre rivestì una grande importanza nelle lotte contro i Malatesta che possedevano il vicino castello di Fiorentino. Una campana segnava alla popolazione i pericoli e l’arrivo di viandanti ai quali era richiesto un pedaggio. Con la sconfitta dei Malatesta, il Montale fu abbandonato. Si susseguirono tre restauri per salvare la Torre. Nella Torre è presente una prigione, detta Fondo della Torre, profonda sei metri e alla quale si può accedere solo dall’alto. Non è accessibile al pubblico ma offre un suggestivo panorama ai visitatori.

Museo di Stato. Presso il palazzo Pergami, il museo espone opere pregevoli e famose, prima fra tutte il “Polittico di San Marino” del pittore rinascimentale Menzocchi, già custodito nell’antica pieve di San Marino. Sono inoltre esposte opere del Guercino, di Batoni, di Sirani, di Galletti, di Giambono, di Bandinelli, di Passerotti e di Strozzi.

Parco Avventura San Marino Adventures. A 4 minuti dal centro di San Marino e a 20 da Rimini, il parco offre una variegata offerta indirizzata a bambini, adulti, utenti alle prime armi ed esperti: 12 percorsi da 0 a 16 metri d’altezza.

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