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“Ang In Radio” il primo network di radio realizzato interamente da under 30

Quarantaquattro digital radio, 600 “under 30” coinvolti direttamente, un impatto su 150mila ragazzi. Nasce il primo network radio istituzionale grazie all’Agenzia Nazionale per i Giovani, l’ente vigilato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Commissione Europea, che si occupa per l’Italia dei programmi europei rivolti ai giovani. La presentazione ufficiale al Giffoni Experience con inaugurazione della sede radio del festival.

Si chiama “Ang In Radio”e viaggia sul canale digitale. All’unica stazione di Roma inaugurata lo scorso marzo, se ne aggiungono altre 44 presenti in 13 regioni d’Italia (6 in Emilia Romagna, Campania e Lazio, 4 in Lombardia e Puglia, 3 in Veneto, Marche e Sicilia, 2 in Basilicata, Piemonte, Sardegna, Calabria e una in Toscana) e saranno “on air” grazie ad un finanziamento dell’Agenzia Nazionale per i Giovani nell’ambito del Fondo Nazionale Politiche Giovanili.

La rete amplificherà le iniziative dell’Agenzia legate alle politiche giovanili, attraverso un approccio peer-to-peer, ma sarà soprattutto uno strumento per informare e ascoltare i giovani, spesso protagonisti delle trasmissioni radiofoniche insieme ad esperti del mondo della cultura, dell’informazione, del lavoro e della società e della politica. Una radio libera, senza censura, dove i ragazzi potranno raccontarsi, confrontarsi, crescere. E una sfida: i 600 ragazzi coinvolti puntano a raggiungere 150mila coetanei in tutta Italia e coinvolgerli e influenzarli sulle tematiche del cambiamento sociale, dell’inclusione, della dispersione scolastica e della partecipazione attiva.

«Ciascuna radio rappresenterà un “presidio” dell’ANG a livello territoriale, che da Roma arriverà in 44 territori d’Italia attraverso la voce dei ragazzi – spiega Domenico De Maio, Direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani – dovranno raccontare occasioni ed opportunità rivolte ai giovani, progetti del territorio rivolti alle nuove generazioni, nonché i progetti finanziati nell’ambito dei programmi europei gestiti da ANG come Erasmus+ ed ESC realizzati nella propria regione. L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere il protagonismo giovanile, di realizzare “spazi” e “luoghi” di incontro delle nuove generazioni, promuovere networking ed occasioni concrete per fare rete con altre realtà locali per sviluppare creatività, promuovere il talento e favorire innovazione e nuove progettualità rivolte al territorio».

Nasceranno tanti piccoli “megafoni” per ascoltare la voce dei ragazzi anche in quartieri complessi come Corviale nella periferia di Roma, dove si parlerà di educazione alla legalità, oppure in una zona a rischio come Giugliano in Campania, nella “Terra dei fuochi”, coinvolgendo le scuole sui temi di riciclaggio e disabilità. Ma anche piccoli comuni di aree interne e rurali, o nel quartiere Veronetta di Verona, sede di scontri sociali e tensioni tra cittadini di italiani e di origine straniera. In Sardegna un studio allestito su un furgone girerà la ragione per informare ed ascoltare i giovani. «La sfida lanciata in questo progetto, dai proponenti, è la testimonianza che la partecipazione giovanile, anche attraverso la radio, può avere un impatto sul cambiamento sociale. Noi ci crediamo!» conclude De Maio.

È possibile ascoltare ANG inRadio tramite app scaricabile gratuitamente su store IOS o Androis o tramite il sito www.agenziagiovani.it

(Articolo tratto da Agenzia Nazionale Giovani del 22/07/2019)

Lo studio delle arti in Europa

Nel corso dei secoli, l’Europa è stata un faro per artisti e arti. Un luogo dove le persone creative possono crescere e prosperare. Conosciamo tutti i grandi nomi. Michelangelo, Rubens e Picasso, i cui capolavori artistici sono esposti in tutto il mondo. O Strauss, Dvořák e Arvo Pärt, che hanno ispirato le persone con la loro musica per secoli. Quindi non sorprende che l’educazione artistica occupi un posto speciale nei paesi europei.

Grazie al programma Eramus plus molti sono gli studenti che scelgono di continuare i propri studi artistici in altri paesi differenti dal proprio.

Ogni paese europeo ha istituzioni dedicate ad insegnare le arti ai talenti di tutto il mondo. Discipline come belle arti, danza e musica sono ben note, ma non dobbiamo dimenticare programmi di design, fotografia e arti circensi. Le istituzioni artistiche sono intrinsecamente internazionali: poiché si concentrano sul talento, le classi sono composte da numerose nazionalità. Anche i loro insegnanti provengono da tutto il mondo, garantendo così un ambiente multinazionale e alti standard di istruzione.

Per entrare a far parte di queste ambite accademie spesso bisogna fare audizioni o presentare il proprio portfolio ad un comitato di selezione. Le istituzioni artistiche puntano sempre al meglio: solo i candidati più talentuosi ricevono un posto tanto ambito nei loro programmi.

Ma perchè non tentare?

Se credi che questo sia anche il tuo ruolo, controlla se un’istituzione artistica europea può aiutarti ad esplorare ed evolvere i tuoi talenti Poiché le procedure di candidatura sono diverse per ogni istituzione e in ogni paese, ti consigliamo di seguire questi passaggi:

  1. Vai ai profili dei paesi  e seleziona il paese in cui desideri studiare.
  2. Visita il sito Web collegato per esplorare le istituzioni che offrono educazione artistica.
  3. Applicare come indicato dall’istituzione.

10 consigli per imparare a rispettare l’ambiente

La piccola attivista svedese Greta Thunberg sta combattendo una grande battaglia contro l’inquinamento e tanti stanno iniziando a prendere provvedimenti.

Anche noi della World Net stiamo cercando di eliminare la plastica e di inquinare di meno, e oggi vi proponiamo 10 consigli per inquinare di meno e rispettare l’ambiente:

1) Spegniamo le luci che non servono e non lasciamo prese o apparecchi elettronici in stand-by.

2)Utilizziamo brocche di vetro per il consumo di acqua in casa ed evitare così il consumo di plastica

3)Cerchiamo di usare l’auto il meno possibile, e preferire a questa biciclette o mezzi elettrici

4) Non buttare salviette, cotton fioc, capelli e barba nel water. Se buttati nel water, finiranno sicuramente in qualche fiume e infine nel mare, andando così ad influire sull’ambiente

5) Utilizziamo i sacchetti di tela per la spesa.Sono economici, riutilizzabili all’infinito e salvano l’ambiente.

6) Invece della bottiglia di plastica usa e getta, utilizziamo una borraccia di alluminio da riempire all’occorrenza.

7) L’olio del tonno in scatola, o quello utilizzato in cucina non va buttato nel lavandino o nel water, ma raccolto e smaltito presso gli appositi centri.

8) Differenziamo! Fare la raccolta differenziata è essenziale per la tutela dell’ambiente. Ma attenzione a cosa si butta e dove

9) Se beviamo molti caffè, è preferibile sostitutire i bicchierini di plastica con delle tazzine da caffè da lavare al bisogno.

10) Evitiamo lo spreco di acqua. L’acqua è un bene prezioso e di vitale importanza per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi.

Questi sono solo alcuni dei tanti accorgimenti da avere quando si parla di tutela dell’ambiente.

Basta poco per fare tanto!

Vi lasciamo con questo video dei THE JACKAL https://www.youtube.com/watch?v=qURnSKA1vQY

E ricordate che:

Corso di Europrogettazione

Si è conclusa ieri la due giorni del corso di Europrogettazione organizzato dalla World Net nelle giornate dell’08/07/2019 e 09/07/2019.

Discreta la partecipazione, sopratutto giovanile che ha lavorato insieme a Pierpaolo Albano, presidente dell’associazione, e al dott. Luigi Criscio.

I partecipanti, hanno imparato per prima cosa le Istituzioni Europee e le loro funzioni, la politica economica e monetaria del UE e i fondi strutturali e fondi a gestione diretta.

Il corso poi si è sviluppato in 4 parti divise nei due giorni, in cui si è parlato dei principi dell’Europrogettazione, della suddivisione dei ruoli, di come un scrive e si applica un progetto, la ricerca dei partner ecc.

Folklore è inclusione- III Edizione

Venerdì 21 Giugno 2019 si è tenuto la terza edizione dell’ evento Folklore è inclusione, nella piazza di Pignola.

A partecipare a questa bellissima iniziativa i ragazzi dell’associazione Il Fiore, il gruppo folk Ophelia, Il gruppo Pizzica Aranea di Avigliano e l’associazione LabO direttamente dalla Sicilia.

Il presidente dell’associazione World Net, Pierpaolo Albano ha sottolineato la straordinaria forza di questi ragazzi e delle loro famiglie, e ha anche invitato la comunità a passare più tempo in loro compagnia e giovarne in tutti gli aspetti.

La Música nos acerca- Y.E.

Si conclude oggi lo scambio giovanile La Música nos acerca.

Lo scambio si è tenuto in Spagna, a Calella, nelle date dal 13 al 20 Giugno 2019.

Insieme al partner turco IDC-YES-ANTALYA ADIM DANS TUPLULUGU i ragazzi dell’associazione Yes (Youth Europe Solidarity) in collaborazione con alcuni associati della World Net sono stati protagonisti di questo scambio dalla tematica della musica e dell’inclusione sociale.

Tante le attività che li hanno visti protagonisti, e non sono mancati i momenti di svago, come una passeggiata nella bellissima Barcellona.

T.C. Ka2 SUCCESS

Il penultimo step del progetto Ka2 SUCCESS -“SUSTAINABLE UNIQUE COLLECTIVE AND CREATIVE METHODOLOGY FOR ENTREPRENEURSHIP AND SOCIAL INCLUSION ” , con i partner italiani, spagnoli e maltesi,è stato un training course in cui i partecipanti hanno avuto modo di conoscere e praticare la metodologia DRAGON DREAMING basata sui principi della crescita e dello sviluppo personale e di gruppo, il tutto nella magnifica Calella nelle date dal 28/05/2019 al 07/06/2019.

Nella prima fase del T.C. i partecipanti hanno imparato la teoria della metodologia Dragon Dreaming e poi l’hanno messa in pratica dividendosi in 4 progetti.

Nell’ultima parte hanno potuto visitare alcuni progetti sviluppati sul territorio di Cantabria (es. La fabbrica delle acciughe, la fabbrica di Sobao e il museo annesso).

I partecipanti saranno tenuti a diffondere questa metodologia imparata durante il T.C. e a diffonderla propria nei paesi di origine.

Happy Birthday Erasmus

Il 15 Giugno 1987 nasce il programma Erasmus.
Oggi, Erasmus è uno dei più grandi successi dell’Unione Europea, che coinvolge milioni di persone e le riunisce nel mondo.

Ma come è nato il programma Erasmus?

Sofia Corradi, soprannominata mamma Erasmus, ha dato il via a tutta questa grande macchina.

Nel 1957, grazie a una borsa di studio Fulbright si traferì per trascorrere 12 mesi alla Columbia University e conseguire un master in Diritto comparato. Di ritorno in Italia, Sofia scoprì che non c’era modo di far riconoscere quell’esperienza all’estero e così iniziò la sua battaglia. Per anni si è impegnata assiduamente per convincere i rettori italiani e poi i ministri dell’Istruzione in tutta Europa a far convalidare gli esami sostenuti all’estero anche nel Paese natale.

Ci sono voluti quasi 30 anni, un’interminabile sequela di riunioni, discussioni e incontri per vincere quella che sembrava una lotta contro i mulini a vento. Un sogno realizzato che ha migliorato la vita a molti. Perché come dice Sofia la cultura è in primis uno strumento di emancipazione. E le ragazze l’hanno capito visto che sono quelle che partecipano maggiormente al programma.

Corso di Europrogettazione

La World Net organizza il primo corso di Europrogettazione gratuito per tutti coloro che vogliono approfondire questo campo.

Il corso si terrà in due giorni, 8 e 9 Luglio 2019 tenuto dal Dott. Luigi Criscio e dal presidente dell’associazione Pierpaolo Albano.

Per ulteriori info scrivici a info@worldnetexchange.eu

#BeatAirPollution- GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE

La parola d’ordine della giornata mondiale dell’ambiente è #BeatAirPollution.

L’aria, la nostra risorsa vitale primaria, è allo stesso tempo un killer invisibile: avvelenata dagli inquinanti, mina la nostra salute e contribuisce al riscaldamento del Pianeta. Suona quindi molto attuale il #BeatAirPollution, il tema scelto per celebrare la Giornata mondiale dell’ambiente 2019, il 5 giugno, dedicata alla lotta all’inquinamento atmosferico.

La ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi ambientali globali (nel 2018 è stato l’inquinamento da plastica), sarà quest’anno ospitata dalla città di Hangzhou, in Cina, uno dei Paesi simbolo del problema globale delle emissioni dannose.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno 7 milioni di persone muoiono a causa dell’esposizione all’aria inquinata, che respirano all’aperto o in ambienti domestici. Tra queste morti evitabili, 2,2 milioni sono dovute a ictus, 2 milioni circa a problemi cardiaci, 1,7 milioni a malattie polmonari e tumori. In oltre la metà dei casi (3,8 milioni) a uccidere è l’inquinamento domestico dovuto alle emissioni dei combustibili usati per il riscaldamento e la cottura di cibi, ed è qui che il problema globale dello smog si intreccia con quello della povertà e delle disuguaglianze sociali.

Se infatti 9 persone su 10 vivono in luoghi che non rispettano gli standard di sicurezza sull’inquinamento atmosferico previsti dall’OMS, la maggior parte delle 3,8 milioni di morti per inquinamento domestico si verifica in Paesi in via di sviluppo densamente popolati, dove si vive in condizioni di povertà in spazi ristretti e poco ventilati, e spesso si è costretti a bruciare combustibili solidi (legname, carbone, letame, scarti agricoli) o cherosene per cucinare o scaldarsi.

In queste realtà si vive esposti a un doppio pericolo per la salute, l’inquinamento domestico e quello esterno. Al di là quindi del problema ambientale, con il quale questo aspetto è strettamente connesso, l’accento è posto quest’anno sul tema dell’iniquità sociale. Secondo l’OMS, il 97% delle città con oltre 100 mila abitanti dei Paesi a basso e medio reddito non incontra i requisiti base sulla pulizia dell’aria. Nei Paesi industrializzati, questa percentuale scende al 49%. Si calcola che 4 su 7 delle vittime di inquinamento dell’aria abiti nelle regioni dell’Asia-Pacifico.

Se infatti 9 persone su 10 vivono in luoghi che non rispettano gli standard di sicurezza sull’inquinamento atmosferico previsti dall’OMS, la maggior parte delle 3,8 milioni di morti per inquinamento domestico si verifica in Paesi in via di sviluppo densamente popolati, dove si vive in condizioni di povertà in spazi ristretti e poco ventilati, e spesso si è costretti a bruciare combustibili solidi (legname, carbone, letame, scarti agricoli) o cherosene per cucinare o scaldarsi.

C’È MOLTO DA FARE. La buona notizia in questo quadro desolante è che l’inquinamento atmosferico è prevenibile. Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente supporta insieme all’OMS la campagna Breathe Life, che punta a mobilitare cittadini e istituzioni su questo tema (con l’impegno quotidiano individuale; attraverso le scelte politiche, e mediante programmi di monitoraggio dell’aria), per proteggere la salute di tutti. 

(Articolo di Focus del 04 Giugno 2019 a cura di Elisabetta Intini)

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