In vista dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, la Commissione europea – Direzione Generale Educazione, Gioventù, Sport e Cultura, ha affidato ad Eurobarometro un’indagine sulle attitudini e le opinioni degli europei in merito al patrimonio culturale. Il sondaggio ha coinvolto cittadini residenti in tutti i 28 Paesi membri dell’Unione, a partire dai 15 anni di età.
I cittadini europei considerano importante il patrimonio culturale? Con quale frequenza si dedicano alla conoscenza del patrimonio culturale nel loro Paese e in Europa? Si adoperano per la sua tutela e chi ritengono debba occuparsene? Ritengono che costituisca anche opportunità di lavoro? Scelgono le loro vacanze per fruire del patrimonio culturale? Queste domande ed altre ancora sono state il fulcro dell’indagine, condotta nei mesi di settembre e ottobre 2017.
I risultati fra i giovani di età compresa fra 15 e 24 anni
Secondo l’indagine i giovani fra i 15 e i 24 anni, anche nel caso in cui vivono vicino a un sito o a un evento culturale, sono poco inclini a considerare importante per loro il patrimonio culturale ed evidenziano una mancanza di interesse sull’argomento.
Tuttavia, sono i più propensi a partecipare a quasi tutte le attività del patrimonio culturale richieste nel sondaggio e svelano che la presenza del patrimonio culturale può influenzare la destinazione delle loro vacanze.
Sono anche i più propensi a pensare che l’Unione europea in primis dovrebbe fare di più per proteggere il patrimonio culturale, seguita da vicino dalle autorità nazionali e dai cittadini stessi.
I risultati in generale
In generale, i principali risultati dell’indagine evidenziano che la maggior parte degli intervistati:
- vive nelle vicinanze di monumenti o siti di interesse storico e più della metà di essi è coinvolta personalmente nel patrimonio culturale;
- considera il patrimonio culturale importante per se stessi e per la comunità, il Paese, l’Europa;
- è orgogliosa del patrimonio culturale e concorda che può migliorare la qualità della vita e il senso di appartenenza all’Europa;
- pensa che il patrimonio culturale e le attività correlate creino posti di lavoro;
- ritiene che le autorità pubbliche dovrebbero destinare maggiori risorse al patrimonio culturale e dovrebbero, compresa l’UE, fare il massimo per proteggerlo.
Infine, gli intervistati individuano nella mancanza di tempo il principale ostacolo alla fruizione del patrimonio culturale, a cui seguono il costo e la mancanza di interesse.
Le attitudini e le opinioni più positive sul patrimonio culturale europeo sono proprie di coloro che vivono accanto a siti di rilievo o che sono personalmente coinvolti.
Per approfondire consulta:
– Report integrale “Speciale Eurobarometro 466 – I cittadini europei e il patrimonio culturale”
– Factsheet in italiano con i dati sui partecipanti italiani all’indagine.