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Che rapporto hanno i cittadini europei con il patrimonio culturale? E i giovani?

In vista dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, la Commissione europea – Direzione Generale Educazione, Gioventù, Sport e Cultura, ha affidato ad Eurobarometro un’indagine sulle attitudini e le opinioni degli europei in merito al patrimonio culturale. Il sondaggio ha coinvolto cittadini residenti in tutti i 28 Paesi membri dell’Unione, a partire dai 15 anni di età.Leggi tutto

Successo di Erasmus Plus, l’Italia incassa dalla Commissione europea 14 milioni di euro per il 2017/18

#ErasmusPlus has created thousands of bridges to study, train & volunteer worldwide! Discover more here: https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/anniversary/spotlight-erasmus-worldwide_en?country=All …

Dalla Commissione europea sono arrivati all’Italia per il 2017/2018 14 milioni di euro, destinati a 49 istituti di istruzione superiore. I fondi finanzieranno 3.386 tra studenti e docenti, (+9% rispetto al 2016).
«Si tratta di fondi finalizzati alla mobilità di studenti e formazione dei docenti, sia per gli italiani che vanno fuori dall’Europa, sia per accogliere studenti stranieri non Ue nelle nostre università», spiega Sara Pagliai,coordinatrice dell’agenzia Erasmus Plus.
«I nostri atenei sono molto attivi, sia per quanto riguarda la mobilità più tradizionale attraverso i piani Erasmus nei paesi europei, ma sono anche molto aperti verso le università extra Ue, perché l’Italia è sempre stato un paese ponte verso la sponda sud del Mediterraneo, con cui sono stati avviati progetti e programmi».

A leggere bene i dati, si scopre che i fondi stanziati hanno consentito l’arrivo nel nostro Paese di 2.156 persone (studenti, docenti e personale accademico), provenienti da Tunisia (190), Albania (174), Serbia (167), Federazione Russa (135), Ucraina (129). 1.230 invece le persone che dall’Italia si sono spostate per un periodo di studio o formazione all’estero: in Albania (143), Federazione Russa (108), Serbia (103), Tunisia (94), Georgia (61).

Tra le università italiane che riceveranno più studenti dal resto del mondo, figura al primo posto il Politecnico di Torino, seguito dall’università di Padova, dall’Università della Tuscia, dall’Alma Mater di Bologna e dall’ateneo di Torino.

Per quanto riguarda invece la mobilità verso i paesi extra Ue, i primi cinque istituti italiani per numero di studenti in partenza sono l’Alma Mater di Bologna, l’Università della Tuscia, il Politecnico di Torino, l’Università di Torino e l’Università di Padova. Il Politecnico di Bari attiverà, invece, più scambi nell’ambito della mobilità dei docenti.

 

cit.(Articolo estratto da “Il Sole 24 ore” del 20 Ottobre 2017)

Erasmus 2018: dalla Ue 2,7 miliardi per scuola e formazione

Un budget da 2,7 miliardi di euro per scuola, formazione e sport. È quello previsto dalla nuova call di Erasmus plus per il 2018, che mette sul piatto 200 milioni in più rispetto al 2017 (+8%) per i progetti nel settore dell’istruzione e offre nuove opportunità di mobilità e cooperazione dentro (e fuori) l’Unione europea. Con un’attenzione particolare alle competenze digitali e all’integrazione di migranti e rifugiati.

La nuova call
L’invito a presentare proposte per il 2018 – appena pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue – prevede diverse novità, tra le quali anche “ErasmusPro”, iniziativa per la mobilità a lungo termine degli allievi dell’istruzione e formazione professionale, e nuove possibilità per gli studenti universitari di svolgere tirocini e stage per lo sviluppo delle cosiddette “digital skills”, le conoscenze digitali. A partire da questa call, poi, oltre ai partenariati per l’innovazione e a quelli per la diffusione delle buone pratiche, saranno finanziati anche quelli fra scuole: gli istituti, spiega Bruxelles, potranno candidarsi per partenariati incentrati sullo scambio e la mobilità degli alunni, dei docenti e del personale scolastico. Le procedure di candidatura e gestione di questi progetti saranno più semplici, sottolinea ancora la Commissione Ue, con una contrattualizzazione a misura delle capacità amministrative delle scuole, in modo che ciascuna scuola possa gestire il proprio budget. Come nelle precedenti edizioni, anche questo bando sarà particolarmente attento ai progetti che promuovono l’integrazio2ne sociale (soprattutto di rifugiati e migranti) e la prevenzione della radicalizzazione.

cit. (Articolo estratto da “Il sole 24 ore” del 25 Ottobre 2017)

Tutti diritti riservati all’autore

ERASMUS DAY NELLA SCUOLA MEDIA DI PIGNOLA

In occasione degli Erasmus Day, il nostro collega Pierpaolo, si è recato presso la scuola media di Pignola per parlare del progetto con i bambini delle classi terze.

Attraverso alcuni giochi di ruolo, in cui dovevano impersonarsi nel ruolo di un bambino con meno possibilità di loro, i bambini hanno appreso il vero significato delle parole Multiculturalità e inclusione sociale.

Grazie a questo piccolo gioco, è stato più semplice spiegar loro il concetto di unione e di Europa e quindi anche del programma Erasmus Plus a loro rivolto.

Interessanti sono state le loro opinioni e le loro risposte.

Aspettiamo gli Erasmus Day del 2018, ma nel frattempo speriamo di aver solleticato la curiosità di questi giovanissimi che saranno il nostro futuro.

 

 

Un video per festeggiare 30 anni della generazione Erasmus

“ Il 30°compleanno di Erasmus è un’opportunità per guardare avanti e discutere il futuro del Programma europeo” ha dichiarato Tibor Navracsics, Commissario europeo per Educazione, Cultura, Gioventù e Sport esortando i giovani e tutte le istituzioni interessate, a partecipare attivamente. “Erasmus mette insieme persone da diversi contesti e contribuisce a costruire società più aperte e tolleranti. Il mio desiderio è che la generazione Erasmus contribuisca a rendere più forte l’Europa.

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