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150 anni di Marie Curie e 30 anni di Erasmus Plus

Questo 2017 è un anno di ricorrenze, infatti oltre ad essere il 10°anniversario dell’Agenzia Nazionale, 30° anniversario del programma Erasmus Plus,il 60° anniversario dei trattati di Roma e il 100° anniversario della rivoluzione Russa, è anche il 150° anniversario della nascita di una delle più grandi scienziate di tutti i tempi: Marie Curie.

Marie Curie-wikipedia

Marie Curie

Maria Skłodowska, meglio nota come Marie Curie, nasce a Varsavia in Polonia il 7 novembre 1867.

E’ stata la prima donna ad aver vinto due premi nobel per due categorie distinte e anche la prima donna ad insegnare in un’università di prestigio.

Ultima di 5 figli studia per diversi anni in casa con il padre, fino a quando trasferitasi in Francia con la sorella, entra nella prestigiosa università parigina: la Sorbona.

Qui durante il corso di studi conosce il futuro marito Pierre Curie e insieme portano avanti ricerche scientifiche,ed è in quei laboratori che scoprono due nuovi elementi: il Polonio e il Radio.

Grazie a questa scoperta vince il premio nobel per la fisica (1903) e per la chimica (1911).

Dopo la perdita del marito, continua le sue ricerche e i suoi studi lavorando direttamente sul campo della Prima Guerra Mondiale, dove si occupa di istruire i medici e gli infermieri su una nuova terapia che ancora oggi viene usata per combattere i tumori ed effettuando radiografie con uno speciale apparecchio da lei inventato.

Ma cosa c’entra Marie Curie con il programma Erasmus Plus?

Sebbene nei primi anni del 1900 la parola Erasmus non era ancora definita, in quanto il programma Erasmus nascerà solo nel lontano 1987, Marie Curie può esssere considerata una pioniera di tale programma.

Essa infatti nata nella Polonia russa, in cui non c’era possibilità per le donne di essere ammesse a studi superiori, decide di trasferirsi in Francia dove entra alla Sorbona, e si laurea in matematica e in fisica.

Le sue scoperte hanno portato un’innovazione nella medicina e ancora oggi vengono utilizzate.

Oggi sono migliaia gli studenti e soprattutto le studentesse che prendono parte all’iniziativa Erasmus  trasferendosi in un altro paese della UE e magari instaurando anche una nuova vita lì; pensiamo per un attimo a quanto dovesse essere difficile per le donne integrarsi agli inizi del 1900 in una società prettamente maschile e quanti passi avanti abbiamo fatto per arrivare ai giorni d’oggi.

donne di ieri/oggi

Tuttora esistono programmi dedicati a  Marie Skłodowska-Curie che si occupano di sostenere i ricercatori migliori e promettenti nella loro carriera e nel loro sviluppo, attraverso borse di studio.

 

 

 

ERASMUS DAY NELLA SCUOLA MEDIA DI PIGNOLA

In occasione degli Erasmus Day, il nostro collega Pierpaolo, si è recato presso la scuola media di Pignola per parlare del progetto con i bambini delle classi terze.

Attraverso alcuni giochi di ruolo, in cui dovevano impersonarsi nel ruolo di un bambino con meno possibilità di loro, i bambini hanno appreso il vero significato delle parole Multiculturalità e inclusione sociale.

Grazie a questo piccolo gioco, è stato più semplice spiegar loro il concetto di unione e di Europa e quindi anche del programma Erasmus Plus a loro rivolto.

Interessanti sono state le loro opinioni e le loro risposte.

Aspettiamo gli Erasmus Day del 2018, ma nel frattempo speriamo di aver solleticato la curiosità di questi giovanissimi che saranno il nostro futuro.

 

 

#ERASMUSDAYS Il 13 e 14 ottobre, due giornate dedicate a Erasmus+ in tutta Europa

Dopo le celebrazioni Erasmus30 al Festival d’Europa a maggio e l’evento ufficiale europeo presso la sede del Parlamento europeo di Strasburgo, arriva un altro importante momento per festeggiare i 30 anni di Erasmus: il 13 e 14 ottobre l’appuntamento, in tutta Europa, è con gli Erasmusdays, due giornate in cui a raccontare Erasmus+ saranno i protagonisti del programma, attraverso eventi di vario tipo organizzati dai beneficiari di progetti ed esperienze di mobilità piuttosto che dalle Agenzie nazionali.
L’iniziativa è partita dall’Agenzia nazionale francese ed è stata accolta da varie altre Agenzie nazionali in tutti i paesi partecipanti al programma. A noi è piaciuta molto l’idea di dedicare due giornate ad Erasmus+ e speriamo davvero che saranno molti anche gli Erasmusdays italiani  a dare visibilità al programma e avvicinare il territorio alle opportunità europee .

Gli Erasmusdays nascono in occasione dei 30 anni di Erasmus ma l’intenzione è di farli diventare un appuntamento annuale nell’agenda europea.

L’invito è rivolto a scuole, associazioni, università, enti locali, centri informativi, e a tutte le organizzazioni che partecipano a Erasmus+ o che vogliono far conoscere il programma e in qualche modo partecipare alla festa.

QUALCHE SPUNTO SULLE ATTIVITÀ PER UN ERASMUSDAY

Un Erasmusday può essere una conferenza ma non necessariamente. Ben vengano anche eventi di taglio più informale: incontri, mostre, concerti, performance, dialoghi, racconti, storie, proiezioni video, teatro, tandem linguistici, momenti di scambio di informazioni e apprendimento tra pari, maratone sportive, contest social, momenti di accoglienza etc.

Siete liberi di raccontare il vostro Erasmus+ nel modo che preferite e di far conoscere anche a chi non lo sa quanto questo programma può portare innovazione, apertura, cultura, cambiamento negli individui ma anche nelle organizzazioni.

Avete già in programma un evento di disseminazione o un incontro di progetto con i partner europei?
Fatelo diventare un Erasmusday cercando di coinvolgere il più possibile il territorio.

L’Agence Erasmus+ France / Education & Formation, l’Agenzia nazionale francese, ha creato una pagina web Erasmusdays  con la mappa degli eventi in programma: in Francia sono già quasi 50 ma contiamo di mettere presto diverse bandierine anche sul territorio italiano.

COME PARTECIPARE

Organizzate un EVENTO Erasmus+ in una delle due giornate indicate, 13 e 14 ottobre 2017
Vi invitiamo a diffonderlo e a segnalarlo in questo modo:

  • Comunicatelo alle Agenzie nazionali inviando alla redazione in modo che possa essere inserito tra gli eventi sul sito Erasmusplus. È sufficiente una breve scheda con:
    – Titolo evento – Data – Luogo – Organizzatore – descrizione sintetica e – contatti – immagine allegata
    per ERASMUS+ INDIRE:  scrivete a erasmuspluscomunicazione@indire.it
    per ERASMUS+ ANG Agenzia nazionale Giovani: informazione@agenziagiovani.it
  • Inseritelo sulla mappa europea creata dall’Agenzia francese
    È sufficiente compilare il form on line
  • Sul sito europeo Erasmus 30
    Per segnalare un evento da pubblicare sulle pagine che la DG EAC ha dedicato alle celebrazioni dei 30 anni di Erasmus è sufficiente compilare il form
  • Se create un evento Facebook, inviateci il link o ricordate di menzionare le Agenzie
  • L’hashtag ufficiale in tutta Europa è #ERASMUSDAYS
  • Se volete utilizzare la grafica Erasmus30 e i materiali realizzati dalla Commissione europea, li trovate disponibili online alla sezione Risorse

 

Un video per festeggiare 30 anni della generazione Erasmus

“ Il 30°compleanno di Erasmus è un’opportunità per guardare avanti e discutere il futuro del Programma europeo” ha dichiarato Tibor Navracsics, Commissario europeo per Educazione, Cultura, Gioventù e Sport esortando i giovani e tutte le istituzioni interessate, a partecipare attivamente. “Erasmus mette insieme persone da diversi contesti e contribuisce a costruire società più aperte e tolleranti. Il mio desiderio è che la generazione Erasmus contribuisca a rendere più forte l’Europa.

Record di partecipanti al programma Erasmus+

 Nel 2015 il programma Erasmus+ ha permesso a 678 000 europei, un numero mai raggiunto prima, di studiare, formarsi, lavorare e fare volontariato all’estero. Nello stesso anno l’UE ha investito 2,1 miliardi di EUR in oltre 19 600 progetti, a cui hanno partecipato 69 000 organizzazioni. Questi sono i principali risultati presentati nella relazione annuale del programma Erasmus+ per il 2015, pubblicata oggi dalla Commissione europea. I risultati indicano inoltre che il programma è sulla buona strada per conseguire l’obiettivo di sostenere 4 milioni di persone tra il 2014 e il 2020.

Nel 2015 Erasmus+ si è ulteriormente ampliato, permettendo per la prima volta agli istituti di istruzione superiore di inviare in paesi al di fuori dell’Europa, e accogliere da questi, più di 28 000 studenti e membri del personale. La Francia, la Germania e la Spagna rimangono i tre principali paesi di partenza, mentre la Spagna, la Germania e il Regno Unito ospitano la maggior parte dei partecipanti al programma Erasmus+. Il riscontro da parte dei partecipanti conferma che il tempo trascorso all’estero con il programma Erasmus+ è ben investito: il 94 % afferma di avere migliorato le proprie competenze e l’80 % ritiene che la partecipazione al programma abbia aumentato le opportunità professionali. Fra gli studenti che svolgono un tirocinio all’estero grazie a Erasmus+, uno su tre riceve un’offerta di lavoro dall’impresa ospitante.

La relazione presenta anche una panoramica delle misure adottate dalla Commissione per adattare il programma Erasmus+ al fine di aiutare l’UE e gli Stati membri ad affrontare le problematiche della società, come l’integrazione dei rifugiati e dei migranti. Ad esempio, il sistema di sostegno linguistico online del programma verrà esteso a 100 000 rifugiati nei prossimi tre anni; a tal fine sono stati messi a disposizione 4 milioni di EUR. L’obiettivo è consentire in particolare ai giovani di inserirsi nel sistema di istruzione del paese ospitante e sviluppare le loro competenze.

La pubblicazione della relazione coincide con l’avvio della campagna che segna il 30º anniversario del programma Erasmus. Durante tutto il 2017 si terranno eventi a livello europeo, nazionale e locale per illustrare l’impatto positivo di Erasmus sugli individui e sulla società nel suo insieme e per dare a tutte le parti interessate la possibilità di discutere sulla futura evoluzione del programma. Negli ultimi 30 anni il programma Erasmus+ e i suoi predecessori hanno sostenuto non solo più di 5 milioni di studenti, apprendisti e volontari, ma anche scambi di personale e di giovani, pari a 9 milioni di persone in totale.

Durante tutto il 2017 saranno organizzate in tutta Europa numerose manifestazioni per celebrare il 30º anniversario del programma, compreso un importante evento presso il Parlamento europeo nel mese di giugno.

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